Autore: Massimo Ferrari

MA QUELLO FERROVIARIO É ANCORA UN SERVIZIO ESSENZIALE?

Mezzo secolo fa, agli inizi del 1973, pochi credevano nell’avvenire delle ferrovie. I più consideravano il treno un mezzo di trasporto superato e, quindi, destinato ad un lento ma ineluttabile declino. Anche coloro che difendevano le ragioni del trasporto su ferro – per esempio, l’ottimo giornalista Mario Righetti sulle pagine del Corriere della Sera – raccomandavano di puntare sullo sviluppo delle grandi direttrici nazionali ed internazionali, sfoltendo le linee locali additate tra le principali cause dell’ormai cronico disavanzo. Insomma, si puntava a salvare il salvabile.

TRAM-TRENO: UN SUCCESSO IN EUROPA. MA IN ITALIA NON SE NE PARLA

Il raccordo con lo scalo aeroportuale – in continua crescita per numero di viaggiatori – in effetti è previsto: si tratta solo di stendere un breve raccordo su rotaia nelle campagne della Nurra. Arst, però, insiste per impiegare convogli tradizionali, per di più a idrogeno, giusto per fregiarsi di questa (dubbia) innovazione tecnologica, ma rinunciando al vantaggio di un servizio più frequente, altrettanto veloce (un tram-treno può viaggiare a 100km/h) e soprattutto capillare, potendo raggiungere senza rotture di carico il centro di Sassari (Emiciclo Garibaldi, dove arriva la breve tranvia attuale) e, in prospettiva, anche di Alghero (dove un treno tradizionale è improponibile). Ma questo significherebbe da

SENSAZIONALISMO, IGNORANZA, POCHI FONDI: SIAMO MESSI (MOLTO) MALE

Intendiamoci, non è tutta colpa del sensazionalismo dei media, che su questi temi è sempre andato a nozze. Talvolta inducendo persino a salutari ripensamenti. Ricordo, in un afoso agosto del 1986, sempre il Corriere – probabilmente a corto di notizie – “sbattere in prima pagina” il caso di un capoluogo, Teramo, privo di treni la domenica. Era così da anni, nessuno pareva accorgersene, ma, anche grazie a quella denuncia, le FS si convinsero a rivitalizzare la tratta da Giulianova fino ad inserirla (pomposamente) nella cosiddetta “metropolitana d’Abruzzo”

LA METROPOLITANA BLU ARRIVA A LINATE: MILANO PER ORA REGGE LA SFIDA

Da sabato 26 novembre, poco dopo mezzogiorno, si può andare all’aeroporto di Linate in metropolitana. Infatti, è finalmente entrata in servizio la prima tratta della MM4, fino alla fermata di Dateo, dove si può trasbordare sul Passante Ferroviario. Ci si poteva arrivare già da un paio d’anni, ma la pandemia e la conseguente riduzione del traffico aereo avevano convinto il sindaco, Giuseppe Sala, a procrastinare l’apertura al pubblico. Tanto più che bisognerà attendere ancora alcuni mesi per giungere a San Babila, nel cuore di Milano. E la fine del 2024 per vedere il completamento dell’opera fino a San Cristoforo, dall’altra parte della città.

QUANDO CONVIENE PRENDERE IL TRENO

Conviene prendere il treno? Cent’anni fa la domanda non aveva senso. Prima della motorizzazione di massa e della diffusione dell’aviazione civile, se volevi spostarti via terra, il treno era il mezzo principe. Escluderlo significava...

CONSIDERAZIONI (PERPLESSE) DI FINE STAGIONE

Quella che si avvia alla conclusione è stata una stagione difficile per i trasporti ferroviari italiani. I cambiamenti climatici si fanno sentire e numerosi sono stati gli episodi di interruzioni del servizio a seguito...